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campionati del mondo juniores

WYCC: i risultati dagli Emirati

Bellissimo articolo pubblicato sul sito http://www.soloscacchi.net
Scritto da:  | 28 dicembre 2013 | 5 Commenti | Categoria: AttualitàCampionatiInternazionale

 

 

"arrivano i nostri"!

“arrivano i nostri”!

 

 

Gli Emirati Arabi (EAU) hanno avuto il piacere e l’onore di organizzare il World Youth Chess Championship 2013 (WYCC), concluso proprio questa mattina. Certo che, nonostante il prodigarsi “ammirevole” di tutti i gentilissimi addetti e lavoranti del posto, qualcosa di storto nella macchina organizzativa deve esserci stato, specie nei primi momenti. Come dimenticare che per alcuni giorni  disagi e lamentele di vario genere si sono alzati dagli edifici ospitanti centinaia di ragazzine, ragazzini, mamme e accompagnatori “ammarati” (senza mare) il 17 dicembre da tutto il mondo ad Al Ain (soprannominato subito Ahi-Ahin) per delle speciali e indimenticabili “vacanze di Natale” 2013, durate fino a stasera 28 dicembre con il torneo blitz e poi con la cerimonia di chiusura?

Al Ain è una delle più popolose e moderne città di Abu Dhabi.  Ma di questi aspetti di organizzazione, logistica, di accoglienza e avventura, SoloScacchi vi parlerà prestissimo in un articolo a parte, dopo avervene già accennato qui (e ad inizio torneo a firma di Ragonese).  E vi parlerà dei guai con internet e quindi con la comunicazione verso il mondo esterno.

Fortunatamente a noi non è venuto meno l’apporto dell’ormai altrettanto mitico Bagadais XXIV, mirabile e impagabile fidatissimo vecchio pennuto viaggiatore, e così, unici al mondo, la nostra equipe si è affidata a lui, che ha fatto da tramite fra noi e la nostra inviata “specialissima” Ekaterina, consentendoci di seguire  quasi in diretta, e meglio che con internet, tutto quanto: Emirati, risultati, affamati, ammarati, insabbiati e (mal)trattati. Quasi strapazz(i)ati. Ma ammirati.

A quel punto, soltanto un improvviso e sciagurato sciopero dei nostri tecnici addetti alla manutenzione del Blog avrebbe potuto impedirci di fare filotto con delle invidiabili e storiche cronache giornaliere. E ciò è incredibilmente successo! Joe Dawson, Yanez  e Ramòn ci hanno dato buca per l’intero periodo natalizio, figlioli sciagurati! Uno sciopero selvaggio sotto le Feste? O una lunga vacanza nella buia Cortina d’Ampezzo? Martin Eden che dice? Qui alla fine chi ci è andato di mezzo sono stati Ekaterina, Bagadais e Marramaquis, un terzetto che ha lavorato (“a gratis”) persino la notte di Natale ….. e per fortuna che dalle vacanze è rientrato in tempo il bravissimo Mongo, sennò ….

 

Uno “scoop”: Bagadais XXIV è qui al centro e di profilo, ammiratissimo e invidiatissimo dalle paperelle, in uno dei suoi preferiti travestimenti invernali, quello da cornacchia...

Uno “scoop”: Bagadais XXIV è qui al centro e di profilo, ammiratissimo e invidiatissimo dalle paperelle, in uno dei suoi preferiti travestimenti invernali, quello da cornacchia…

 

Questi mondiali arabi (under 18, 16, 14, 10, 12 e 8, open e femminili)  hanno visto un numero record dipartecipanti, ben 1.818 ragazze e ragazzi in rappresentanza di 121 nazioni (a Maribor erano stati 1.600 giocatori e  91 nazioni). Ecco, uno dei motivi per i quali ogni due anni, a differenza di altri importanti siti mondiali, dedichiamo così tanto spazio ai giovani è proprio questo: perché noi di SoloScacchi ci emozioniamo nel vedere milleottocentodiciotto bambini sulle scacchiere, forse un po’ di più che nel vedere le partite mondiali di Anand e Carlsen. E il gioco in sé e i risultati delle partite non sono così importanti come questo articolo vorrebbe far apparire. Quello che conta è la larghissima partecipazione e l’incontro fra tante culture così diverse fra loro.

I  padroni di casa degli Emirati Arabi hanno schierato 81 giocatori, preceduti come sempre da Russia (110), Stati Uniti (94) e India (84), poi seguiti da Azerbaijan (60), Cina (53), Canada (41), Germania e Sri Lanka (40), Mongolia (39), Iran e Sudafrica (38), Bielorussia, Kenia ed Uzbekistan (30). I (fortunati) ragazzi italiani erano 14 (24 due anni fa). Anche a Maribor furono russi e statunitensi (insieme a sloveni) a dare il più alto contributo di partecipazione. Al nostro lettore affezionato Ricardo Soares vorremmo invece chiedere un commento sull’assenza totale di rappresentanti del Portogallo: che sta succedendo fra l’Alentejo e il Tago?  Tutto tace a Lisbona tranne calcio e hockey su pista? Eppure Lisbona possiede una delle poche Torri al mondo che non è mai stata catturata da nessun pezzo nemico: la Torre di Belèm. Eppure  ad Abu Dhabi  sono ammarati quasi tutti, da Andorra e Burundi a Ruanda e Brunei, fino a Palau, Timor e Isole Salomone …. Ma anche, forse non a caso, il movimento sudamericano non brilla: nessuno è giunto da Uruguay e Paraguay, e dall’Argentina la sola Micaela Gomez Camacho.

 

un particolare di Al Ain, 425.000 abitanti, città patrimonio dell’UNESCO, quasi al confine con l’Oman,  centro modernissimo ma nello stesso tempo uno degli insediamenti umani più antichi al mondo.

Un particolare di Al Ain, 425.000 abitanti, città patrimonio dell’UNESCO, quasi al confine con l’Oman, centro modernissimo ma nello stesso tempo uno degli insediamenti umani più antichi al mondo.

 

 

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…. mentre loro sono molto meno antichi: è una parte della delegazione italiana all’arrivo ad Al Ain

 

Ecco i nomi dei nostri 14 eroi, tutti ugualmente bravi e meritevoli: Elisa Chiarion, Alessia Santeramo, Désirée Di Benedetto, Maria Palma, Marianna Raccanello, Samia Zannat Sheikh,  Simone De Filomeno, Pier Luigi Basso, Vincenzo Montilli, Francesco Rambaldi, Leysaa  Bin-Suhayl, Jacopo Calogiuri, Edoardo Di Benedetto e Matteo Pitzanti.

Una curiosità: la ex campionessa under 18, la russa Aleksandra Goryachkina  (9,5 su 11 a Maribor), ha scelto qui di cimentarsi ambiziosamente nell’under 18 “open” (pur essendo classe 1998), chiudendo con buoni 6,5 punti.  L’under 18 open, tuttavia, continua ad essere ignorato dai giovani di migliore classifica, tanto è vero che qui, come in Slovenia, erano assenti, ad esempio, l’ucraino Nyzhnyk, il russo Dubov e  l’ungherese Rapport, tutti  classe 1996.

Confrontiamo adesso  i risultati complessivi  di Maribor con quelli degli Emirati. A Maribor  russi e indiani,  insieme, raccolsero quasi la metà delle medaglie a disposizione, con l’identico bottino di 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi. Agli USA andarono quattro medaglie (2 d’oro), due a Cina ed Armenia, una ciascuno a Vietnam, Uzbekistan, Iran, Polonia, Turkmenistan, Ungheria, Georgia, Kazakhstan, Bielorussia, Canada, Perù e Olanda.

Ad Al Ain conferma dell’India, con tre ori, ma perde colpi la Russia, che raccoglie briciole rispetto a due anni fa.

Sempre più agguerrita è la Cina (tre ori) e molto in evidenza l’Iran, con tanti piazzamenti a sorpresa.  Stati Uniti meno forti del previsto.

Cina e Iran, insieme ad India, paiono le nazioni in maggior crescita, ma in genere cresce tutta l’Asia, che si candida così nei prossimi decenni a sostituire la vecchia Europa come guida del movimento scacchistico internazionale.

 

Pochi minuti prima del primo turno….

Pochi minuti prima del primo turno….

 

 

A destra Elisa Chiarion, U18, qui contro un’avversaria  temibile: la russa Irina Baraeva

A destra Elisa Chiarion, U18, qui contro un’avversaria temibile: la russa Irina Baraeva

 

 

Désirée Di Benedetto, concentratissima nell’U14

Désirée Di Benedetto, concentratissima nell’U14

 

 

Fernando Braga e Daniel Contin, i  due allenatori e accompagnatori ufficiali  ..… beati fra le donne!

Fernando Braga e Daniel Contin, i due allenatori e accompagnatori ufficiali ..… beati fra le donne!

 

Venendo ai risultati, ci eravamo lasciati a Maribor  (ricordate?) con lo strepitoso 11 su 11 del bambino vietnamita Nguyen Ahn Khoi nell’under 10, ed è stato un peccato non vederlo quest’anno, benché iscritto e sorteggiato al primo turno, nella categoria superiore.  Qui ad Al Ain è stato visto all’opera un altro piccolo prodigio, per quanto da prendere con le molle vista la categoria molto, ma molto, “under”:  il MF indiano Ramesh Babu Praggnanandhaa, 11 su 11 nell’U8 open, uno col quale non si può scherzare troppo, visto che ha un “anand” perfino nel cognome!

Amiri-Praggnanandhaa, 28.12.2013, posizione dopo la mossa 66 del bianco: a7. 

mondiali giovanili

Io penso che qualunque bambino di 8 anni avrebbe giocato qui, col nero, la semplice Ad5, vincendo. Al  genietto indiano non basta però vincere, lui vuol giocare sempre le mosse migliori. E allora 66…Ab3; 67.a8=D, b4 matto! Evidente, direte. Ma forse un po’ meno evidente per chi non ha ancora otto anni. Più che altro è una posizione didattica, da mostrare appunto ai bambini.

Il migliore degli italiani è stato Francesco Rambaldi (U14). Dopo un 4 su 4 iniziale è giunta la battuta d’arresto col cinese Li Di, ma ugualmente Francesco è stato in scia ai primissimi fino a giocarsi il podio all’ultimo turno col cinese Dai Changren. Ma qui, purtroppo per noi, oggi il cinese ha tirato fuori dalla manica una partita pressoché perfetta, sfruttando come un GM le minime chances concesse da Francesco.

Notevole il rush finale (4 vittorie) di Simone De Filomeno (U18), finalista agli ultimi campionati italiani assoluti, che ha chiuso con un buon 7,5 su 11.

Bravissimo anche Edoardo Di Benedetto (U12, p.7), che lascia Al Ain con un tratto (nella decima partita contro lo statunitense Nydick) che non si dimentica (Dh8 matto!) e con un coraggioso sacrificio di Alfiere all’undicesimo turno contro l’altro statunitense Li (Elo 2291 e n. 1 del seeding), sacrificio che poteva fruttare ben più del mezzo punto ottenuto. Peccato. Ma bravi tutti, anche le ragazze, le quali però non hanno potuto mai insidiare le principali aspiranti al podio.

 

Edoardo e Francesco

Edoardo e Francesco

 

Ma ecco la lista dei  vincitori dei mondiali giovanili.

Open: U18 Idani (IRA), U16 Kharthikeyan (IND), U14  Li Di (CHI) , U12 Hakobyan (ARM), U10 Liang (USA) , U8Praggnanandhaa (IND).

Femminile:  U18 Tomnikova (RUS), U16 Tianlu Gu (CHI), U14 Tsolakidou (GRE), U12 Shengxin Zhao (CHI) , U10 Salonika (IND), U8 Zhu (CAN).

E terminiamo con qualche altra foto dei nostri ragazzi.

 

Le riconoscete? “Tre donne nere sono tre volte più forti di una bianca”; chi lo disse, Capablanca o Lapalisse?

Le riconoscete? “Tre donne nere sono tre volte più forti di una bianca”; chi lo disse, Capablanca o Lapalisse?

 

 

Jacopo….

Jacopo….

 

 

Maria …

Maria …

 

 

…. e Matteo

…. e Matteo

 

Per chiudere, come non accennare al fatto che anche qui, anche fra i bambini di Al Ain, si è parlato molto di cheating (il cosiddetto doping informatico dei giocatori disonesti)?  Più di un sospetto è serpeggiato nella sala e fra gli addetti ai lavori, in specie per il comportamento di alcuni ragazzi provenienti da una federazione centroasiatica. E’ un argomento molto serio, è una mina nel mondo degli scacchi. Ne riparleremo certamente. Magari qui ci accontentiamo, al riguardo e per il momento, semplicemente di una battuta. Come dicono dalle parti di Testaccio:  “So’ regazzi, s0’ regazzi …”.

 

Questa è  la “chicca” finale, uno scatto di oggi, anzi di pochi minuti fa: Désirée con Kasparov!

Questa è la “chicca” finale, uno scatto di oggi, anzi di pochi minuti fa: Désirée con Kasparov!

 

E a questo punto ho davvero concluso, dal vostro Marramaquìs un Buon Anno a tutti.

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Classifica mondiale

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