Aradeo Scacchi

Scuola Scacchi Circolo Alekhine

Cronaca di un pronosticato miracolo

CRONACA DI UN PRONOSTICATO MIRACOLO

DALL’ISCRIZIONE AL SORTEGGIO

             Verso la fine di gennaio, al Presidente Longo giunse voce della possibilità per il nostro Circolo Scacchi di disputare il CIS 2014 in Serie C, grazie ai ripescaggi.

 

CRONACA DI UN PRONOSTICATO MIRACOLO

A cura di  MAGGIO SANDRO GRAZIANO

 capitano squadra Black Alekhine - Serie C CIS 2014

 

  George Santayana

     I miracoli sono incidenti propizi, le cui cause naturali sono troppo complesse perché si possano facilmente capire.

 

DALL’ISCRIZIONE AL SORTEGGIO

           

             Verso la fine di gennaio, al Presidente Longo giunse voce della possibilità per il nostro Circolo Scacchi di disputare il CIS 2014 in Serie C, grazie ai ripescaggi.

La possibilità divenne realtà a breve, ma al primo entusiasmo seguì il cauto e basilare interrogativo: “che facciamo?”. Infatti, < noi maledetti dilettanti allo sbaraglio>  non abbiamo la tessera agonistica, necessaria per gareggiare in serie C, perché quasi tutti non interessati a disputare tornei a cadenza classica, ad eccezione del solito CIS serie Promozione (ehm… tra tutti i tesserati nessuno (!) la aveva). L’occasione era troppo ghiotta e l’iscrizione fu formalizzata (“tanto poi le tessere non le riutilizzeremo, ma sia…” fu un realistico commento).

             Il secondo scoglio era la composizione della squadra… Pare che l’ingrediente base delle ricette della c.d. cucina povera sia l’arte di arrangiarsi con quello che si ha.

Così, a fianco del nostro campioncino in grande crescita Jacopo Romano fu rispolverato il <Cassano de noantri> (genio e sregolatezza) Orlando Pino e poi… chi si offre volontario? Subito rispondeva all’appello Vittorio Vergine (una 3N terribile nei Semilampo), seguito dai <redivivi> Mattia Renna e Sandro Maggio (eletto, o meglio incastrato, all’unanimità nel ruolo di capitano) e dall’immancabile <prodotto del vivaio>  Luigi Carlino… più la speranza di evitare raffreddori.

             Il terzo scoglio era la preparazione: “vogliamo fare buona figura oppure come va va?”… ovviamente <noi maledetti dilettanti allo sbaraglio> decidemmo per l’opzione più difficile, cioè come va va.

             L’attesa dei sorteggi fu placata dalla pubblicazione dei calendari: eccoci inseriti nel girone 26 insieme con Martina Franca (favorita per la vittoria del girone), due squadre dell’Accademia di Pisignano (Salentina 3 che condivide il ruolo di favorita con Martina e Salentina2 nel ruolo di guastatore), poi le vecchie volpi di Gallipoli e l’entusiasta Black Alekhine di Aradeo.

 Il sorteggio non ci aiuta: ci tocca subito la trasferta più lunga, contro la temibile Martina Franca (mentre <la fortuna> aiuta entrambe le due squadre di Pisignano che si evitano la sfacchinata, alla faccia delle probabilità…). Poi nell’ordine avremo: riposo, Salentina3 in casa, Gallipoli in trasferta e per chiudere Salentina2 in casa. Con un’ulteriore stranezza della programmazione regionale degli eventi, per cui ci toccherà giocare il secondo turno dopo un mese(!) dal primo…

             Ma il meglio deve ancora arrivare.

 

PRIMO TURNO

 

     Stendhal - Il rosso e il nero.

   Un viaggiatore inglese narra con quanta intimità vivesse con una tigre. L’aveva allevata e l’accarezzava; ma teneva sempre sulla tavola una pistola carica.

 

                Domenica 23 febbraio: Gallipoli riposa; oltre al suddetto Martina Franca vs Black Alekhine è previsto lo scontro fratricida Salentina2 vs Salentina3, come da Regolamento CIS art. 2.5 lettera b): … è ammessa la partecipazione di massimo 2 squadre per società per girone, nel qual caso il calendario di gara dovrà inderogabilmente prevedere l’effettuazione dell’incontro diretto fra le due squadre al primo turno di gioco… (chissà poi perché la FSI si inventa questi cavilli, qual è la ratio di questa norma? Forse evitare combine ai danni delle altre squadre, proprio all’ultimo turno…dove le combine da che mondo è mondo si fanno ancora…).

             Come da pronostico non interviene alcuna forza soprannaturale e la Salentina2 non fa il miracolo: la Salentina3 incassa 2 punti squadra grazie ad un netto 3,5 a 0,5.

             A Martina Franca ci aspettano avversari con punteggio Elo personale superiore al nostro (sarà così in ogni turno) ed apparentemente, ma questa è solo una sensazione, pronti al rapido disbrigo della seccatura… ehm, della pratica. Gli scacchisti si dispongono nel modo seguente: Granaldi (CM 2114) - Pino in prima scacchiera; Romano - Carrieri (1N 1854) in seconda; Carriero (2N 1754) - Vergine in terza; Maggio - Albano (2N 1688) in quarta.   

Tra un bounty e l’altro, in quarta scacchiera Maggio   col Bianco approfitta del gioco a dir poco passivo del suo avversario per   ottenere posizione vinta alla 15a mossa (per i più scafati è un   pattern detto <dono greco>):

Axh7   ed a gioco corretto il Bianco vince in tutte le varianti.

Così,   in un’ora di gioco siamo 0-1 per Aradeo.

 

Nell’articolo   sono inseriti pochi diagrammi perché i giocatori hanno preferito conservare i   formulari. Appositamente sono riportate solo le posizioni finali   verificatesi, evitando di inserire tutte le mosse per scongiurare le   stucchevoli analisi degli <addetti ai lavori>.

Il   M Tarascio probabilmente sarebbe d’accordo (vedere suo intervento n. 10 nella   chat al link http://www.giocareascacchi.it/articoli/Sacrificio/712-GENS-UNA-SUMUS.html).

                  

In terza scacchiera, Vergine col Nero applica agli scacchi un aforisma di Oscar Wilde (“L’unico pregio del passato è che è passato”) per travolgere il suo avversario con Torre e ben quattro pedoni passati legati (questo sì che è un gran pregio!) contro Torre ed Alfiere.

In meno di due ore si concretizza lo 0-2! Sulle facce dei nostri avversari si affaccia <<un po’>> di preoccupazione, mentre noi possiamo giocare più in scioltezza.

             Intanto, sulle prime due scacchiere è piena battaglia: Pino, stimolato dal rango del suo avversario, gioca magnificamente col Nero (n.b.: le successive analisi del mostro di silicio confermeranno la bontà di tutte le mosse effettuate dal nostro dal mediogioco in poi!); mentre Romano, col Bianco, in una Siciliana attacco gran prix, gioca con un pedone in meno ampiamente compensato dall’iniziativa e l’attacco contro l’arrocco corto indebolito del suo avversario.

Granaldi   calcola male una minicombinazione consentendo a Pino di guadagnare un pedone   e di lì a poco offrire patta al suo avversario (che rifiuta; accadrà altre   due volte). Granaldi sa che una patta significherebbe la sconfitta di Martina   Franca e non molla: purtroppo (per lui) Pino è ormai lanciato ed   istrionicamente complica il gioco non consentendo alcuna scappatoia al suo   più quotato avversario. Granaldi, tra una vampata e l’altra, riesce ad   effettuare la 40a mossa ad otto secondi dal primo controllo! ma il   nostro non commette errori, cede il pedone di vantaggio ed il finale è   chiaramente patto, siglato da un simpatico balletto dei due Re in opposizione   che porta alla triplice ripetizione.

Nel   diagramma a lato la posizione finale.

                                                                     

             Romano vuole vincere a tutti i costi, ma accetta i cambi di pezzi proposti dal suo avversario: ciò toglie vigore al suo attacco e fa pesare quel pedone di vantaggio. Malgrado tutto, trovando il piazzamento migliore per pezzi e pedoni il finale era probabilmente sostenibile, ma Carrieri riesce a strappare un punto che fino ad un’ora prima sembrava insperato.

             Con Martina Franca nel ruolo di <viaggiatore inglese imprudente> finisce 1,5 a 2,5 per Aradeo, che segna due punti squadra in classifica (e tra parentesi: visto l’andamento temporale delle partite, se si fosse giocato sulle due ore secche sarebbe stato 0-4 per noi! Tuttavia quest’ultima considerazione non ha controprova ed ha il valore di mera curiosità di contorno).

             Ma il meglio deve ancora arrivare.

 

SECONDO TURNO

 

     F. W. Nietzsche - Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali (1881)

     Aforisma numero 484: La nostra via.

   Quando facciamo il passo decisivo e imbocchiamo la via che viene chiamata <<la nostra via>>, improvvisamente si svela un segreto; tutti, anche chi ci è stato amico e confidente, si erano immaginati fino a questo momento una loro superiorità nei nostri confronti e si sentono offesi. I migliori di essi sono indulgenti e aspettano pazientemente che troviamo di nuovo - loro la conoscono senz’altro! - la <<retta via>> .Gli altri ci scherniscono e agiscono come fossimo momentaneamente diventati matti o indicano malignamente un seduttore. I più malvagi ci definiscono dei vanitosi buffoni e cercano di dipingere di nero le nostre motivazioni.

   Ed il peggiore vede in noi il peggiore dei suoi nemici, uno che ha sete di vendetta per la sua lunga dipendenza, - e ha paura di noi. -

 

             Mentre ci gustiamo il meritato riposo dopo l’impresa fatta a Martina Franca, Rotelli da Pisignano chiama al telefono per ricordarci che siamo i più scarsi del girone: “Ho visto che avete vinto contro Martina… come avete fatto?”.  Grazie, meno male se no rischiavamo di montarci la testa…

Infatti, a questo punto la tentazione di cominciare a prepararci meglio si era insinuata in qualcuno e si sa “si può resistere a tutto fuorché alle tentazioni”, ma il già citato Wilde non aveva mai avuto a che fare con <<noi maledetti dilettanti allo sbaraglio>>… si continua con lo schema preferito: come va va!

             Intanto, di miracoli nemmeno l’ombra: Martina si rifà con gli interessi sulla Salentina3 (1 a 3) e la Salentina2 a sua volta si rifà con gli interessi sul Gallipoli (0,5 a 3,5 con Carrisi che si fa valere con una patta contro un avversario che ha 300 punti ELO di margine).

             La classifica è insolita: (nell’ordine, per i punti individuali) Martina, Salentina3, Salentina2 ed Aradeo 2 punti, Gallipoli 0. Questo sarà un allettante leitmotiv fino alla fine…

             Ma il meglio deve ancora arrivare.

 

TERZO TURNO

 

Articolo dal titolo: “Moiseenko e Navara ricordano al mondo il Fair Play” apparso il 05/09/2011 sul sito Giocareascacchi.it

La seconda giornata del 3° turno della Coppa del mondo di scacchi a Khanty-Mansiysk è terminata in modo inaspettato. Dopo sei ore, c'era una sola partita ancora in corso nella sala ormai svuotata: David Navara (Repubblica Ceca) - in vantaggio decisivo di materiale (Regina vs Torre) - contro Alexander Moiseenko (Ucraina). Una volta raggiunta la posizione in cui la perdita della Torre era inevitabile, sembrava che Navara finalmente avesse avuto ragione della disperata resistenza del suo avversario, ma in quel momento ha offerto un pareggio. La situazione è stata chiarita dai due grandi maestri nella successiva conferenza stampa.

David Navara: - Alla mossa n.35  volevo spostare il mio Alfiere, ma ho inavvertitamente toccato due pezzi (il Re e l’Alfiere). Moiseenko sosteneva che ho toccato prima il Re, ma non sono sicuro di questo. Qualsiasi mossa con il Re porterebbe alla perdita del pezzo, tuttavia Moiseenko non ha insistito pretendendo che io facessi la mia mossa con il Re. Da parte mia non volevo essere ricordato come un giocatore di scacchi senza etica che è riuscito a vincere in modo sleale: per questo alla fine, dopo aver raggiunto la posizione vincente, ho offerto un pareggio.

Alexander Moiseenko: - Navara alla mossa n.35  ha toccato prima il Re. Gli ho detto: devi muovere il Re. Tuttavia, mi sono reso conto che il mio avversario ha fatto questo errore involontariamente, infatti non è possibile che egli potesse perdere così facilmente un pezzo. Per questa ragione non ho insistito per fargli fare una mossa con il Re.

In palio c’era il passaggio al 4° turno con un guadagno per il vincitore di oltre 7000 dollari (chi era eliminato al 3° turno riceveva 12800 dollari, mentre la qualificazione per il 4° garantiva il premio minimo di 20000 dollari). Inoltre, il vincitore di questa partita avrebbe continuato a combattere per i tre posti previsti per il Campionato del Mondo.

La situazione straordinaria è stata commentata dal GM Sergey Shipov:

- Io penso che entrambi gli avversari hanno agito in modo estremamente onorevole. Oggi, in questi tempi difficili, i nostri eroi stanno rischiando la qualificazione al turno successivo, il che significa mettere a rischio soldi seri per il bene di preservare la loro reputazione. La prima mossa nobile è stata fatta da Moiseenko, che ha perdonato un tocco accidentale di un pezzo fatto dal suo avversario. Dopo di che Navara ha deciso che non aveva alcun diritto morale di  vincere questa partita e ha fatto un gesto nobile di ritorno - ha offerto un pareggio in una posizione assolutamente vincente. Credo che il nostro mondo non sia senza speranza, se noi abbiamo gente come David Navara e Alexander Moiseenko. Personalmente sosterrò questi due Maestri in tutti i prossimi tornei. Purtroppo uno di loro dovrà lasciare dopo il tie break.

Questa storia è arrivata a conoscenza del Governatore di Khanty-Mansiysk, Natalia Komarova, che ha dichiarato la sua volontà di istituire uno speciale premio «fair play» della Coppa del Mondo.

Il presidente della FIDE Kirsan Ilyumzhinov ha riassunto: - Non c'è dubbio che il mondo intero ha apprezzato l'atto reciprocamente nobile dei giocatori di scacchi ucraino e ceco. Noi sosteniamo questa nobiltà, sulla scacchiera così come nella vita quotidiana. Sono molto orgoglioso di entrambi gli sportivi che hanno agito in conformità con il logo FIDE: Gens Una Sumus.

             Domenica 23 marzo, ad un mese di distanza e di inattività, finalmente giochiamo il nostro secondo match. Ospitiamo la Salentina3 ed i giorni che precedono l’incontro sono poco sereni, tra incidenti stradali e defezioni dell’ultima ora. Per tenere fede al nostro motto di dilettanti allo sbaraglio non ci preoccupiamo più di tanto di capire come si impostano i nuovi orologi acquistati per disputare la Serie C, con il risultato che nessuno delle due squadre sapeva regolare la cadenza richiesta (la scena, amaramente esilarante, sembrava tratta da 2001 Odissea nello spazio, con i presenti nel ruolo degli scimmioni). Come se non bastasse, il calendario imponeva che anche la nostra giovanissima squadra della serie Promozione doveva giocare in casa… cioè più o meno nel corridoio, date le dimensioni della nostra sede.

             Finalmente si inizia, con i seguenti accoppiamenti: Pino - Fasiello (CM 1978) in prima, Dell’Anna (CM 1962) - Romano in seconda, Maggio - Rotelli (CM 1888) in terza e Russo (2N 1583) - Renna in quarta scacchiera. Le partite non offriranno granché dal punto di vista tecnico, ma vale la pena soffermarsi su un episodio che ha fatto discutere.

             La situazione appare subito poco incoraggiante: Pino sembra svogliato e si infila in una apertura/posizione che sembra favorire il Nero; Dell’anna ha impiantato la sua solita <vivacissima e tagliente> partita di Donna; in terza Maggio è sotto di un pedone; Renna, rispolverato dal suo letargo scacchistico, cerca di carburare e di non fare regali gratuiti al suo avversario.

Purtroppo la ruggine è tanta e Renna lascia in presa una Torre, senza alcun compenso, dopodiché la sua posizione collassa velocemente. Siamo 0-1 per La Salentina3. La partita più interessante sembra essere quella in terza scacchiera, dove l’agitazione di Rotelli ed i suoi continui sbuffi di insofferenza richiamano un po’ di spettatori. Infatti, Maggio con il Bianco ha scelto coraggiosamente una variante minore della difesa Caro-Kann variante aperta, in cui il pedone di svantaggio è in realtà un sacrificio posizionale per tenere fuorigioco l’Alfiere campochiaro dell’avversario (peccato che poi non abbia continuato con lo stesso coraggio spingendo il pedone h…). Questa variante è ottimamente spiegata dal fortissimo campione per corrispondenza Stefano Moncher in un articolo a firma del suo amico Stefano De Eccher apparso su Torre & Cavallo di aprile 2005, in cui vengono smontati i giudizi ottimistici forniti dal computer circa le possibilità del Nero.

Il tempo scorre… e ci accorgiamo che forse gli orologi non stanno funzionando come previsto: tutti i giocatori lasciano le postazioni cercando di risolvere il problema (ehm… quasi tutti, Rotelli resta seduto e continua ad analizzare ad orologi fermi). Riusciamo a risolvere il contrattempo in pochi minuti e gli orologi sono rimessi in moto. Inizia, quindi, una sorta di <<seconda parte>>, che purtroppo non ci favorirà.

             Sembra che a farne subito le spese sia la già scarsa concentrazione di Pino, che perde un pedone e abbandona di lì a poco. E andiamo sullo 0-2 per la Salentina3. Ovviamente Dell’anna non può perdere (a meno di gravi errori) la sua solita posizione da partita patta e quindi d’accordo è sancita la spartizione del punto. Diagramma a lato.

Il turno è perso: stiamo 0,5 a 2,5 per i nostri avversari.

             Intanto Maggio ha cercato di mobilitare la sua maggioranza ad Ovest, con il risultato di concedere controgioco al suo avversario, che comunque continua ad essere in evidente difficoltà con il tempo e poco lucido, tanto da aver perso qua e là qualche mossa sul formulario. Si continua a lottare: alla 35a mossa il Bianco è in grave svantaggio materiale in una posizione a doppio taglio con un quarto d’ora di tempo contro 4 minuti del Nero. Qui muove veloce, perdendo l’attimo fuggente e l’occasione di fare 36) Df4-f2! che avrebbe sicuramente dato da pensare al Nero, il quale perdeva forzatamente un pezzo e l’iniziativa. La mossa era la più forte non tanto per l’attacco doppio quanto per le implicazioni psicologiche, con contraccolpo decisivo: infatti, nella variante conseguente alla più debole 36) Dxg5+? giocata da Maggio, il suo avversario impiega ben tre minuti e mezzo per effettuare cinque mosse forzate! Figurarsi passare dall’attacco alla difesa…

Tant’è che il Nero riesce ad effettuare con fatica la 40a mossa, con un immenso sbuffo (l’ennesimo) schiaccia l’orologio e… propone patta! E Maggio: “il regolamento dice che devi offrire patta sul tuo tempo, non sul mio”, nella sala cala il gelo (ovviamente tutti sanno che il suo tempo era troppo prezioso per sprecarlo offrendo patta nel modo giusto). Qui il colpo di genio: “è vero, ma ormai stiamo 2,5 a 0,5 e allora…” (com’è lontana Khanty-Mansiysk, su un altro pianeta) a cui segue la tagliente: “continui a disturbarmi sul mio tempo?!”. Dopo una riflessione di un paio di minuti, Maggio dichiara di accettare la patta, ma Rotelli completa la collezione con la quinta perla (telefonata, analisi, doppia offerta scorretta di patta) rispondendo con l’allucinante: “No, no… hai detto che ti disturbavo…”. Qui la partita prosegue, ma solo per colpa di Maggio “perché è proprio il debole che deve saper essere forte e andar via, quando il forte è troppo debole per poter far del male al debole” (Kundera). Infatti, (e questo valga da lezione per tutti coloro che leggeranno questo articolo) in una situazione come questa la procedura da seguire è la seguente: alzarsi, compilare il verbale con il risultato di parità in terza scacchiera, scrivere nelle note tutto quello che era successo, inviare alla FSI… ed attendere tranquillamente l’omologazione del risultato di parità attraverso il giudizio di equità, confortati dai seguenti riferimenti (tecnici e giurisprudenziali):

  • Regolamento FIDE del gioco degli scacchi, Art. 9, comma 9.1 lettera b, primo paragrafo: un giocatore può proporre patta dopo aver eseguito una mossa sulla scacchiera. Egli deve farlo prima di fermare il proprio orologio ed avviare quello del suo avversario. Un’offerta in qualsiasi altro momento durante il gioco, è sì valida ma si deve considerare l’art. 12.6. L’offerta non deve essere condizionata. In entrambi i casi l’offerta non può essere ritirata e  rimane valida fino a quando l’avversario la accetta, la rifiuta oralmente, la rifiuta toccando un pezzo con l’intenzione di muoverlo o catturarlo, o la partita si conclude in altro modo.

 E Art. 12.6:  è vietato distrarre o infastidire l’avversario in qualsivoglia maniera. Ciò comprende immotivate richieste o offerte di patta o l’introduzione di una fonte di rumore nell’area di gioco.

 

  • Chiarimenti dal sito FSI - Comitato Regionale Puglia al link http://www.federscacchipuglia.it/eventi/cis.asp: INCONTRO SALENTINA4-ZOLLINO2In relazione all'incontro Salentina 4 - Zollino 2, oggetto di reclamo presentato dal capitano della squadra Zollino2 circa lo svolgimento della partita Mazzotta - Maggiotto, in considerazione: 1) del fatto che l'incontro si è svolto in assenza di un arbitro designato allo scopo dal Fiduciario Arbitri ai sensi dei regolamenti vigenti e che pertanto la direzione dell'incontro era demandata ai capitani delle due squadre; 2) della complessità della situazione oggetto di contestazione, con il comportamento irrituale da parte di diverse persone; 3) della difficoltà di acquisire la testimonianza di tutte le parti in causa in considerazione della minore età di uno dei giocatori coinvolti; in analogia al disposto dell'art. 7.4.1 del Regolamento CIS, si decide in via equitativa per il pareggio della partita oggetto di contestazione. Pertanto il risultato della partita Mazzotta - Maggiotto è da considerarsi 1/2 a 1/2. Pubblicato il 18/03/2014

PRECISAZIONI REGOLAMENTARI Si ricorda a tutte le squadre partecipanti al CIS Promozione Puglia che gli incontri del campionato possono essere diretti, o meno, da un Arbitro. Ai sensi dell'art. 6.6 del Regolamento CIS, una squadra può richiedere che un incontro sia diretto da un arbitro, accollandosene le relative spese. In tal caso la richiesta deve essere inoltrata al Direttore di Girone almeno 15 giorni prima dello svolgimento dell'incontro per il quale viene richiesta la presenza di un arbitro, che verrà designato dal Fiduciario Regionale Arbitri ai sensi del vigente regolamento arbitrale. In caso contrario, ai sensi dell'art. 6.5 del Regolamento CIS, in caso di assenza dell'arbitro, i due capitani hanno la responsabilità di far rispettare i regolamenti. Al di fuori dell'arbitro eventualmente espressamente designato, non è ammesso l'intervento nello svolgimento degli incontri di ulteriori figure esterne ai componenti delle due squadre. Il Direttore del CIS Promozione Puglia Sergio Rollo Pubblicato il 18/03/2014

 

Altra mera curiosità di contorno: di nuovo l’Accademia si sarebbe trovata dalla parte sbagliata nell’applicazione del Regolamento.

Quello che conta (per molti, ma non per tutti) è il risultato: non interviene alcuna forza soprannaturale, non ci sono miracoli e la Salentina3 sale a 4 punti squadra, mentre Gallipoli muove la classifica pattando con la dir poco altalenante Martina Franca.

             Ma il meglio deve ancora arrivare.

 

QUARTO TURNO

 

     Seneca - La vera gioia

  Raggiunge il culmine della sapienza chi sa di che cosa gioire e non pone la propria felicità in potere altrui. È preoccupato ed incerto chi è sempre nell’ansiosa attesa di qualche cosa, anche se l’ha a portata di mano, anche se non è difficile ottenerla.

 

                                      Domenica 30 marzo ci rechiamo in quel di Gallipoli, mentre la Salentina2 ospita Martina Franca.

Questa volta dobbiamo fare a meno di uno dei nostri <<pezzi da 90>>, Pino Orlando impegnato in famiglia.

Gli subentra una giovane promessa del Circolo Scacchi Alekhine: Carlino Luigi, che da Bianco sfiderà in quarta scacchiera un 3N da 1488 punti Elo, che a fine campionato si scoprirà essere il giocatore con miglior performance dell’intero girone (risultati alla mano); gli altri accoppiamenti sono: in prima Ferri (CM 2076) - Romano; in seconda Vergine - Fontanarosa (1N 1797); in terza De Tuglie (2N 1685) - Maggio.

             Ferri opta per una catalana contro cui Romano sviluppa un insolito impianto stile ovest indiana. Fontanarosa porta la partita in una siciliana con arrocchi eterogenei. De Tuglie traspone dalla difesa Alekhine alla Dunst (o Van Geet che dir si voglia) . I ragazzi in quarta scelgono una variante della partita italiana.

             In prima scacchiera Romano, ancora a secco di vittorie, vuole lasciare la sua firma in questo campionato e mette alle corde uno spento Ferri: in meno di due ore sarà 0-1 per Aradeo, causa l’abbandono del contrariato Bianco in catastrofico svantaggio materiale. Purtroppo la situazione si capovolge in seconda scacchiera: qui è Fontanarosa ad essere in vantaggio; Vergine gioca il tutto per tutto e crea complicazioni, cercando di valorizzare un pedone passato e contemporaneamente portare pericolose minacce contro l’arrocco avversario. Il piano sembra riuscire: con uno sforzo notevole, il Nero entra in un finale forse sostenibile da qualche GM… ma qui giocano normali esseri umani (ehm… <maledetti dilettanti allo sbaraglio>) per cui sotto l’enorme pressione è normale lasciare una Torre in presa e con essa l’intero punto. Adesso siamo 1 a 1.

             In terza ed in quarta si gioca ancora. Carlino da Aradeo gioca attivo, senza cercare il pareggio: il suo avversario appare più rodato, ma niente di più. De Tuglie ha deciso di inseguire il miraggio di un pedone avversario arretrato su colonna aperta, ma, si sa, i miraggi sono ingannatori: così invece di guadagnarlo, il Bianco perde un pedone. Qui inizia un’altra fase: De Tuglie si prende tutto il tempo possibile per analizzare la posizione, cercare di complicare il gioco ed osservare cosa accade in quarta scacchiera. Carlino continua a giocare attivo, ma sottovaluta la maggioranza ad ovest del suo avversario. De Tuglie pur di effettuare la 40a mossa e beneficiare dell’incremento di 15 minuti ricorre all’inutile manovra Rg2-h2-g2.

             In quarta scacchiera comincia a   farsi sentire la tensione e la mancanza di allenamento (in realtà, Carlino è   il più arrugginito del Black Alekhine). Il Bianco, dopo aver evitato diverse   posizioni in cui era possibile proporre una tacita patta iniziando la serie   della ripetizione di mosse, deve fronteggiare pedoni passati su entrambe le   ali; il Nero è altrettanto stanco e quando finalmente dal nostro arriva una   esplicita proposta di patta vorrebbe accettare, ma rifiuta trafitto da uno   sguardo truce del suo capitano.

 E qui De Tuglie <ce prova>:   propone patta nella posizione del diagramma a lato, pregustando i due punti   squadra per Gallipoli.

Il   Bianco muove Tb3-a3 e propone patta, ma perde per scacco matto in nove mosse   (riesce ad evitare il matto facendo scorrere tutto il tempo, con il Nero che   resta con 35 minuti senza neanche usufruire dell’abbuono).

                                                                     

             Stiamo 2 a 1 per Aradeo, ma per brevissimo tempo: infatti Murra promuove una Donna ed il finale è senza storia. Finisce 2-2, con la sensazione per entrambe le squadre di aver sprecato un match point.

Noi torniamo con una classifica migliore e con la certezza di avere in casa un giocatore su cui puntare per il futuro (Carlino), purché riesca a conciliare gli impegni scolastici e gli interessi della sua età con l’applicazione sulla scacchiera.

             Intanto non si verificano miracoli e Martina Franca paga la sua tragica debolezza nelle ultime due scacchiere, pattando 2-2 con la Salentina2. La classifica (vedi tabella sotto) è ristretta… ed allettante…

             Ma il meglio deve ancora arrivare.

 

 

QUINTO TURNO

 

     M. Kundera - L’insostenibile leggerezza dell’essere (1982)

   Era soprattutto inesperienza. Quando sedete di fronte a qualcuno che si mostra amabile, deferente, cortese, è molto difficile tenere sempre a mente che nulla di ciò che dice è vero, che nulla è sincero. Diffidare (continuamente e sistematicamente, senza vacillare nemmeno per un attimo) richiede uno sforzo enorme ed anche un suo allenamento.

    

Prologo: Lunedì 31 marzo, tarda sera, dopo la pubblicazione dei risultati. Mail del capitano ai membri della squadra: (in sintesi) “ragazzi, se domenica non vinciamo allora retrocederemo”. Con ovvie risposte incredule.

             La situazione di classifica è la seguente:

posizione

squadra

punti squadra

punti   individuali

1

Martina Franca

4

8,5

2

Salentina 3
 

4

8

3

Salentina 2
 

3

6

4

Black Alekhine

3

5

5

Gallipoli
 

2

4,5

Ultimo turno:

 

Martina   Franca  riposo

Salentina 3 - Gallipoli

Black Alekhine - Salentina 2

 

N.B.: la vittoria vale 2 punti;

         il pareggio vale 1 punto.


             In un finale da premio oscar per il miglior film thriller, ci si gioca salvezza e promozione in Serie B (categoria che per qualcuno vuol dire prestigio, per qualcun altro fastidiose trasferte in Calabria, Campania, Basilicata).

             La suddetta classifica sentenzia: la Salentina3 ha il 99% di possibilità di vincere il girone (per la sua forza e per i risultati utili); infatti, se sarà pareggio tra Salentina2 e Black Alekhine, alla Salentina3 basterà perdere (!) per 1 a 3 (risultato da ricordare, perché verrà citato nel sito del La Salle) poiché facendo un (1) punto individuale sarebbe aritmeticamente promossa in Serie B grazie al quoziente dei punti individuali; invece con la vittoria di Salentina2 o Black Alekhine alla Salentina3 basterà un pari.

Tra tutti i possibili risultati, nessuno (chissà poi perché) spera che la Salentina3 farà di Gallipoli un sol boccone, come potenzialmente potrebbe. Gallipoli esclusa, chiunque vincerà l’ultimo turno sarà promossa in serie B: pertanto Martina Franca e Gallipoli sono fuori dai giochi (…?), in quanto necessitano di risultati che i bookmakers neanche prendono in considerazione.

 



Domenica 06 aprile, ultimo turno: Martina Franca riposa e, anche se fuori stagione, appende la calza sotto al camino (una volta hanno fatto i bravi e non si sa mai…forse arriva la “ricompensa a tanti sforzi e sacrifici"* ), mentre la Salentina3 ospita la <motivatissima> Gallipoli e il Black Alekhine riceve il trojan Salentina2.

 *frase in stile freudiano tratta letteralmente dal seguente link istituzionale:

 http://www.federscacchipuglia.it/stampa/
anno2014/ExtraMagazine%20n%C2%B015%2011apr2014%20pag28.pdf


Ad Aradeo, gli scacchisti si dispongono nel seguente ordine: in prima Pino - Carrisi (2N 1731); in seconda Giausa (2N 1770) - Romano; in terza Maggio - Spedicato (1N 1823) ed in quarta D’urbano (2N 1664) - Renna.

Nel match tra City College e Columbia del 1931, il giocatore Sidney Bernstein, dimenticando l’ora, arrivò al Marshall Club, dove si svolgeva l’incontro, un’ora e 59 minuti dopo che il suo orologio era stato messo in moto. Quaranta colpi dovevano essere giocati nelle prime due ore. Bernstein, imperturbabile, impiegò 30 secondi per togliersi il soprabito, si sedette e incominciò la partita. Giocò 38 colpi in meno di mezzo minuto e fece partita patta, stabilendo un record molto difficile da eguagliare. Spedicato, in terza scacchiera, tra i risolini dei presenti, impiegava ben più di cinque minuti per sistemare la cintura dei pantaloni, le tasche dei pantaloni, pulire la postazione, acconciare i suoi otto pezzi e poi gli otto pedoni con l’accorta prudenza di dire 16 volte “acconcio”, allineare la scacchiera, pulire la scacchiera, allineare la sedia, provare l’ergonomia della posizione, compilare il formulario: peccato che l’orologio era ancora fermo (…mentre gli altri già giocavano), altrimenti poteva battere il record di Bernstein!

Comunque, tutto fa spettacolo e Pino non chiede di meglio. Appare subito chiaro che in prima scacchiera non ci sarà storia: infatti, in breve il Bianco impedisce l’arrocco al Re Nero e guadagna un Alfiere; Carrisi cercherà di resistere spingendo una maggioranza sul lato di Donna che non arriverà da nessuna parte. Sarà un veloce 1 a 0 per Aradeo. In quarta, Renna (strappato dal letto e convocato un quarto d’ora prima dell’incontro!) si ritrova contro un avversario decisamente più forte del precedente e cerca la concentrazione in una Spagnola chiusa. In seconda scacchiera si svolge lo scontro più equilibrato, ma Giausa, nel mediogioco conseguente ad un Gambetto di Donna Rifiutato, appare molto più a suo agio del nostro Romano. In terza, dopo tutti i preparativi, Maggio cerca <<la solita partita tranquilla>> ed apre con 1) e4, contro cui il Nero opta per il suo solito rapido sviluppo dell’Alfiere campochiaro in b7 dopo le spinte a6 e b5.

                Questa volta Renna appare più determinato, ma il Bianco lentamente e con precisione rafforza un leggero vantaggio fino a farlo diventare un margine ampio che significa vittoria.

Le squadre sono in condizione di parità sull’1 a 1.

Sulle altre due scacchiere la situazione dei nostri è difficile: Giausa evita agevolmente tutti i trabocchetti e tiene salda l’iniziativa; Maggio ha accettato la sfida in apertura, agitando il drappo rosso davanti al toro con 2) Ac4?!, salvo poi dover fronteggiare una valanga di pedoni neri (o Arca di Noè) sul lato di Donna. Romano tiene duro, sperando che in quarta accada qualcosa… Infatti, Spedicato si inventa uno strano sacrificio di Torre pur di conservare il suo amato Alfiere campochiaro: con Maggio in vantaggio, Romano si rilassa e conduce in porto un faticoso pareggio.

Nuovamente sarà il capitano a terminare per ultimo e questa volta la posta in gioco è altissima: con la vittoria è salvezza sicura (e forse anche qualcosa in più). Maggio gioca molle e Spedicato adotta una difesa tenacissima, così riesce a giocare la 40a mossa ad un minuto dal controllo, schiaccia l’orologio e… propone patta! Che dà la stura ad una minidiscussione.

 

Sherlock Holmes: “Una coincidenza è una coincidenza. Due coincidenze sono un indizio. Tre coincidenze sono una prova”.

 

Sebbene col solito vantaggio di 20/30 minuti, i limiti tecnici e caratteriali del capitano porteranno in dote anche questa volta solo un’altra patta in posizione vincente contro un avversario più quotato.

 

               

Epilogo: In quest’epoca di globalizzazione tutto è (…e tutti sono) in collegamento e la forza soprannaturale che fa miracoli si materializza come una farfalla che sbatte le ali a Campobasso e provoca un tornado nel Salento.

Mentre firmiamo il verbale che attesta il pareggio, da Pisignano giungono aggiornamenti: Gallipoli vince 1 a 0, ma è in svantaggio sulle altre tre scacchiere. Lungo il tragitto di ritorno la Salentina3 farà il miracolo di perdere in casa 0,5 a 3,5 contro Gallipoli, con i seguenti miracolosi risultati: Fasiello patta contro Ferri, che fino ad allora era riuscito a pattare solo contro Carrisi (300 punti ELO in meno); Rotelli perde contro Fontanarosa; De Tuglie vince una partita; Murra vince contro un Montinaro poco allenato (aveva vinto l’Open B del IX Festival della Grecìa Salentina con 5,5 su 6 nel lontanissimo dicembre 2013). 

Tutto come da precedenti.

Sotto, la paradossale classifica finale del girone 26:

posizione

squadra

punti squadra

punti individuali

 

1

Martina Franca

4

8,5

PROMOSSA

2

Salentina 3

4

8.5

 

3

Salentina 2

4

8

 

4

Gallipoli

4

8

 

5

Black Alekhine

4

7

RETROCESSA

 

Martina Franca sale in serie B, dove darà vita ad interessanti scontri con la retrocessa Salentina1.

 

 

 

 

Conclusioni: Come promesso ad inizio campionato, nei ritagli di tempo confeziono questo articolo; forse un po’ lungo per qualcuno, ma <<la posizione richiedeva una profonda analisi>>… e poi non avevo quattro righe già pronte da postare sul sito, come i colleghi di Gallipoli:

L'ultima giornata del Campionato a squadre 2014 ci   ha riservato un finale davvero sorprendente.

La squadra del nostro Circolo, che occupava l'ultima   posizione in classifica, doveva vincere almeno col risultato di 3-1 per   garantirsi la permanenza in Serie C per   il prossimo anno.
  Un'impresa sicuramente non facile, considerando il valore della formazione   avversaria, Salentina 3, che era   prima nel girone e schierava giocatori molto forti.

Il match, giocato a Pisignano presso la sede dell'Accademia Salentina degli Scacchi,   ha visto subito una partita molto equilibrata tra Ferri e Fasiello, mentre sulle altre scacchiere   la situazione si prospettava piuttosto difficile per noi.

Poi, improvvisamente, la partita di Nicola De Tuglie si   è risolta positivamente, come anche quella di Bruno Murra, che ha ceduto la qualità   ottenendo però in compenso numerosi pedoni.
  Infine, anche Luca Fontanarosa ha   sacrificato la Torre per Alfiere e due pedoni passati che si sono rivelati   decisivi nel finale.
  A questo punto ci siamo ritrovati in vantaggio per 3-0 ... missione compiuta   ! 
  La partita di Giuseppe Ferri è   poi terminata patta.

Successivamente abbiamo appreso che, essendo finito in   parità l'altro incontro del girone, tutte le squadre si trovavano a 4 punti,   una situazione davvero insolita.
  Quindi è stato necessario ricorrere ai punti individuali e alla classifica   avulsa per stabilire che Martina Franca ha ottenuto la promozione in serie   B, mentre Aradeo è   retrocesso in Promozione.
  Se avessimo ottenuto un punto individuale in più avremmo addirittura vinto il   campionato.

Per il momento siamo comunque molto soddisfatti per   aver conseguito l'obiettivo minimo (la permanenza in C) quando sembrava ormai   irraggiungibile, augurandoci che nei prossimi anni si possa puntare al   ritorno in Serie B.                                  (dal sito ufficiale del Circolo Scacchi La Salle)

 

Maledetta pigrizia! Saper usare le parole e non saperle usare produce lo stesso risultato: si dice sempre qualcosa di più di quanto si dice…

Così c’è il rischio che a qualche malpensante il riferimento al risultato di 3 a 1 appaia una via di mezzo tra un lapsus freudiano e le dosi della ricetta per un biscotto!

Ma forse è più probabile che in tutto il mondo giocare a scacchi migliori le capacità matematiche, eccetto che a Gallipoli: dove si pensa che vincendo 3-1 ci si garantiva la permanenza in Serie C (e contemporaneamente la promozione per Pisignano in Serie B, n.d.r.) e addirittura con un punto individuale in più si poteva vincere il campionato… quando ad un turno dalla fine si hanno quattro squadre su cinque più avanti in classifica!

Del resto, sarebbe bastato che il Black Alekhine vincesse (come dimostrato sopra) contro la Salentina2 per stare tranquillo a 5 punti… e la farfalla di Campobasso poteva addirittura fare volo acrobatico, con buona pace di tutti.

 

 

MAIL DEL PRESIDENTE LONGO, in data 06/04/2014, h. 20.30, dopo la pubblicazione dei risultati:

il nostro scudetto era la salvezza, non ce l'abbiamo fatta per un soffio; abbiamo accarezzato un sogno, ce la siamo giocata fino alla fine; ne usciamo a testa alta, se all'inizio del campionato mi avessero  pronosticato di finire a pari punti della prima in classifica gli avrei dato del matto, ... questi alcuni pensieri buoni che mi vengono in mente!! quelli cattivi me li tengo per me!!!

non sono abituato a piangermi addosso, ci rimboccheremo le maniche e ricominceremo e contando sempre sulle nostre forze, senza dover dire grazie a chicchessia, guardando dritto negli occhi chi ci sta davanti, che comunque noi abbiamo la coscienza pulita, abbiamo sempre fatto il nostro dovere e continueremo a farlo, e qualcuno di fronte a noi dovrà abbassare lo sguardo.

forza ragazzi

 

             Ma il meglio deve ancora arrivare.

 

 

SESTO TURNO  

 

     G. Ferreri - Ti porto a cena con me (2014)

   Vorrei che tra le righe tu capissi che… che nonostante il mio sorriso, non tutto è stato semplice ed anche se nascondo il peggio è perché il meglio…

    

Perché il meglio deve ancora arrivare… e finalmente arriva!

 

 

IL BLACK ALEKHINE FESTEGGIA

  


 

LEGENDA

 

Miracolo: fenomeno che, essendo fuori dalle leggi   ordinarie della natura, non è credibile e non è sperato e che perciò suppone   l’intervento di una forza soprannaturale. (Definizione tratta da Novissimo   Dizionario della Lingua Italiana - Fratelli Fabbri Editori).

 

                Pronostico: giudizio su cose future tratto da indizi e   precedenti. (Definizione tratta da Novissimo Dizionario della Lingua Italiana   - Fratelli Fabbri Editori).

 

                Precedenti: ciò che, essendosi verificato prima,   diviene modello e punto di riferimento per analoghi casi successivi;   comportamenti pregressi di una persona.(Definizione tratta da il Sabatini Coletti Dizionario   della Lingua Italiana.

        

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